Programma
programma concerto Orchestra 28 giugno 2023
Gaetano Pugnani (Torino 1731 – 1798) Ouverture in Mi bemolle maggiore (Z 19)
Luigi Mosca (Napoli 1775 – 1824)
Scena e Duetto “L’amore, l’affanno” da L’impresario burlato
Valentino Fioravanti (Roma 1764 – Capua 1837)
Scena e Aria “Pur ti vedo, amato bene” da Liretta e Giannino
Florian Leopold Gassmann (Most 1729 – Vienna 1774) Ouverture da Il viaggiatore ridicolo
Trascrizioni dai manoscritti e revisione del materiale a cura di Oscar Papini, Luigia Piccigallo e Manfred Giampietro. Esecuzione a cura del Polo musicale “M. A. Galanti” del C.I.DI.C.
(Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura) dell’Università di Pisa.
Note biografiche sui compositori
Gaetano Pugnani, allievo di G. B. Somis, nacque a Torino, dove ricoprì diversi incarichi presso la corte e il Teatro Regio. Partendo da moduli barocchi, Pugnani li sviluppa nella direzione di un accentuato virtuosismo che fonde e armonizza, nell’ultima fase creativa, con originali istanze espressive. Compose 8 opere, 2 balletti, un oratorio, cantate e arie, il melologo Werther (1790), ma la parte più significativa della sua produzione è costituita dalla musica strumentale, destinata in prevalenza al violino. A lui furono inoltre in un primo tempo attribuiti, dall’autore stesso, alcuni lavori di Fritz Kreisler, che poi ne rivelò la vera origine (ad es. il celebre “Preludio e allegro nello stile di Gaetano Pugnani”)0
Luigi Mosca fu amico e protetto di Paisiello, che gli procurò il posto di vice-maestro dell’orchestra da camera della corte di Napoli, sua città natale. Nel 1797 ottenne un buon successo con la sua prima opera L’impresario burlato. Compose anche un’Italiana in Al- geri, il cui libretto, cinque anni dopo, venne musicato da Rossini. Assai stimato come maestro di canto, era dotato anche di ottime capacità nell’organizzare drammaticamente le scene.
Valentino Fioravanti nacque a Roma; qui, e a Napoli, studiò e si formò fino al 1803, anno nel quale venne chiamato a dirigere il teatro São Carlos di Lisbona. Tornato in Italia, divenne maestro di cappella in S. Pietro a Roma. La parte più interessante della sua produzione è rappresentata dalle opere buffe (circa 70, tra le quali spicca Le cantatrici villane). Suo figlio Vincenzo, anch’egli autore di gustose farse napoletane ma poco meno prolifico del padre, fu allievo di Donizetti.
Florian Leopold Gassmann, boemo, studiò con Padre Martini a Bologna. Stabilitosi a Venezia, si dedicò con successo alla pro- duzione teatrale. Dal 1763 visse a Vienna, al servizio della corte imperiale. Qui riorganizzò la cappella di corte e fondò la prima associazione di concerti pubblici. Mentre nell’opera seria ci appare vicino a Gluck, nella produzione comica egli riesce a fondere le caratteristiche dello stile veneziano e del gusto tedesco. Tale mediazione fu preziosa nell’influenzare lo sviluppo dell’opera comica tedesca ed il Singspiel.